Pagina curata da: Clementi Michela, Scimè Alessia.

la chiesa di santa rosalia

La chiesa di Santa Rosalia agli inizi non era situata nella posizione attuale, ma era collocata fuori dalle “mura” di Bivona ed era associata a un piccolo gruppo di suore che se ne occupava.

Successivamente, in una data ancora incerta agli studiosi, la chiesa fu costruita nella posizione attuale, dove sorgeva una quercia secolare , che si ritiene abbia “ospitato” la Santa per una notte; una parte del tronco si può ancora ammirare in una teca situata nel pavimento della chiesa, proprio dove partiva il tronco della quercia.

Dopo che la chiesa fu ricostruita nell’attuale posizione ad essa fu associato un convento di frati. 

Ai nostri giorni la chiesa è la seconda parrocchia di Bivona e i Bivonesi nutrono un forte amore per la chiesa e la statua.

Il fercolo e la statua di S.Rosalia, sono il risultato di un’ottima opera lignea scolpita da Don Ruggero Valenti, allora parroco della chiesa di S.Rosalia, che custodiva solo una piccola statua della santa. L’opera, unica in sicilia, è intarsiata e riccamente rivestita in oro zecchino. Alla base e lungo le colonne comprende tortili, putti, cariatidi, animali e santi. Dalla volta pendono 16 campanellini in argento. Il fercolo viene portato in processione da 20 uomini per la solennità di S.Rosalia (4 settembre).

La singola statua fu restaurata nel 1983 su interesse dell’allora parroco della chiesa G.Castellano.

Nella chiesa di S.Rosalia ritroviamo alcuni quadri di meravigliosa importanza:

--Sulla volta del presbiterio è dipinta su tela il quadro “Gesù incorona S.Rosalia”, del secolo XVIII,

--Nel lato destro del presbiterio troviamo il quadro “S.Giuseppe col Bambino Gesù e Angeli”, tela, 1750-70.Magari non rappresenta molto collegamento con la devozione della chiesa a S.Rosalia ma rappresenta di sicuro un notevole tesoro artistico.

--Nell’ultima parte della navata, troviamo a destra e a sinistra i quadri “La Buona Morte” e “La Cattiva Morte” che raffigurano la morte di un peccatore (che rifiuta il sacramento dell’unzione degli infermi, rifiuta la confessione e onora ancora i beni terreni mostratigli dal demonio) e la morte di un credente ( che si fa confessare, riceve il sacramento e si mette nelle mani di Dio dopo che S.Michele Arcangelo sconfigge il demonio).


la chiesa di sant'isidoro

Statua di S.Maria di Gesù

-Statua policroma,inizio sec.XVII, sac.Ruggero Valenti,cappella laterale,Chiesa di S.Isidoro

La statua, segno di fecondità e grazia , proviene dall’ex chiesa di S.Maria di Gesù. Viene invocata dalle donne partorienti.Per molto tempo fu conservata in un locale della chiesa madre a causa delle cattive condizioni in cui versava, poi fu restaurata, e nel 2001 in occasione dell’inaugurazione della chiesa di S.Isidoro fu portata lì.

 

Si può notare che per alcuni particolari è molto somigliante alla statua di S.Rosalia dato che anch’essa è stata scolpita dall’autore e sacerdote Ruggero Valenti.


la cappella della madonna dell'olio

Statua Maria Santissima Dell’Olio

Statua lignea, sec.XIX, nicchia altare maggiore, cappella Madonna Dell’olio

 

Il simulacro mostra 2 ampolle d’argento che fanno riferimento al miracolo dell’olio da cui la devozione alla madonna prende il nome. La statua viene portata in chiesa madre l’ultima domenica di Aprile e lì rimane per tutto il mese di maggio, viene riportata al santuario la prima domenica di giugno. Il Lunedì dell’Angelo (ricorrenza del miracolo) viene celebrata una messa al santuario.


chiesa madre

La chiesa è sorta per ospitare il convento dei Gesuiti, in seguito alla loro scomunicazione e all’ impossibilità di utilizzare la vecchia chiesa madre essa venne divisa con le proprietà comunali e inaugurata come chiesa madre ; infatti la parte conventuale con il giardino è adesso proprietà Municipale, la chiesa con i suoi interni è rimasta proprietà della Curia.

Nella chiesa madre vi sono molte opere di importanza artistica:

-pannelli dell’altare maggiore, figurano i 4 evangelisti, l’agnello immolato poggiato sul libro dei 7 sigilli, il miracolo della manna e del serpente, marmo policromo.

-madonna della candelora, statua marmorea, bottega di Domenico Gaggini; corone in bronzo, La statua alla base reca incisa la scritta “REGINA CAELI LAETARE”.

-crocifisso, proviene dall’antica chiesa madre e ha il costato e la corona in argento, un particolare interessante è il perizoma bagnato da sangue d’agnello.

-cristo spirante, l’opera è unica in Sicilia e raffigura il cristo in attesa della resurrezione dopo la crocifissione. 

-immacolata concezione, statua che conserva molta devozione molta devozione da parte del popolo, la corona in argento è il frutto di doni in argento da parte del popolo; dopo anni di conservazione nella nicchia della propria cappella laterale, è stata riutilizzata quest’anno in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia indotto da Papa Francesco.

-immacolata, statua proveniente dall’ex chiesa della concezione, il manto è riccamente trapunto con decori, addobbi e volti di angeli.

 


la chiesa del carmelo

Nella chiesa del Carmelo troviamo diverse statue e tele di notevole valore:

-statua di S.Giuseppe, opera riccamente costellata con bastone, corone in argento.

-Maria santissima del Rosario, opera acquistata dalla Confraternita del rosario, statua di buona fattura in cui la madonna e il bambino consegnano il rosario ai fedeli esortandoli alla preghiera.

-annunciazione, tela del 1730 che raffigura la madonna che viene distolta dalla preghiera dall’arcangelo Gabriele che annuncerà la nascita del Cristo. 

-miracolo di Elia, tela che raffigura Elia e i sacerdoti pagani che esortano le divinità ad far bruciare il bue posto sull’altare per verificare l’esistenza divina, solo da Elia (da Dio uno e trino) giunge il segnale.


il portale arabo normanno

Opera importantissima di Bivona è il Portale Arabo-Normanno-chiaramontano, assunto a simbolo della città.

Esso raffigura varie decorazioni e in alto lo stemma della famiglia Chiaramonte, che ne volle la costruzione. 

Il portale faceva parte di quella che fu la prima chiesa madre di Bivona, chiesa che conservava molte opere di estremo valore ora conservate nell’attuale chiesa madre.


il palazzo marchese greco

Il palazzo Marchese Greco apparteneva al marchese greco e presenta molte decorazioni e opere di notevole valore e di particolare decorazioni. Il palazzo marchese greco era la sede del Marchese Greco ed è riccamente decorato, fuoriesce lo stemma della dinastia “Greco”. Il palazzo è sede di molte mostre di arte ed è salvaguardato da molte associazioni.

Presenta una 2 entrata non decorata, che era l’ entrata dei camerieri e della servitù che onorava il marchese e la sua famiglia.

La 1 entrata , principale , è onorata con varie decorazioni intarsiate, il pavimento è formato da particolari mattonelle dipinte a mano.


monumenti

A Bivona ci sono 2 monumenti che raffigurano l’uno i caduti delle guerre e l’altro i lavoratori.

 

A questi monumenti nelle proprie feste viene portata una corona di fiori commemorativa alla presenza del sindaco, amministrazione comunale, parroci, banda del paese e cittadini tutti.