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Le origini del nome
Il nome del comune deriva dal greco στέφανος (pronuncia stèfanos), corona, in quanto coronato dai monti Sicani: fu deciso, così, di consacrare il paese a santo Stefano. Quisquina, invece, è il nome della zona boschiva che circonda il comune: il nome deriva dal termine arabo coschin, cioè oscurità, per via della fittezza dei suoi boschi. In passato il paese era chiamato dapprima "Santo Stefano di Melia" (attuale contrada del territorio di Castronovo di Sicilia), in seguito "Santo Stefano di Bivona" (per la notevole vicinanza con Bivona, antico ducato e capoluogo di distretto borbonico); il nome attuale, "Santo Stefano Quisquina", venne assunto definitivamente nel 1863. Santo Stefano Quisquina nasce come villaggio agro-pastorale attorno alle sorgenti di Capo Favara, sorge a 732 metri sul livello del mare e dista 73 km da Agrigento. Prima della sua fondazione, alcuni documenti attestano l'esistenza di un casale Sancti Stephani appartenuto già al X secolo, il cui territorio al tempo dei Normanni, era di proprietà dei Sinibaldi (parenti di santa Rosalia), signori della Quisquina e del monte delle Rose. Nel 1296 compare, come primo signore di Santo Stefano, Giovanni di Caltagirone, che visse al tempo di Federico II d'Aragona. Molte famiglie nobili governarono Santo Stefano: i Larcan, che nel 1559 vendette la baronia e gran parte dei suoi bene al Protonotaro del Regno di Sicilia Alfonso Ruiz, che fece dono della baronia alla madre Elisabetta nel 1574. Essendo questa moglie di Carlo Ventimiglia di Belmonte, nel 1599 ogni diritto transitò alla famiglia Ventimiglia. I Ventimiglia dominarono a lungo, e durante il loro regno il paese ebbe uno sviluppo demografico ed edilizio. Durante il '700 i Ventimiglia fecero ricostruire importanti opere come il Castello Baronale e la Chiesa Madre. Nel 1812 il paese entrò a far parte del nuovo distretto di Bivona e il 4 gennaio 1863 ha assunto definitivamente il nome di S.Stefano Quisquina.